La regola numero uno per le videochiamate di lavoro è di accettare che si tratta di Teatro. Inutile pensare che sia come stare in ufficio o che si tratti di un’incontro informale. Anche se non hai mai sognato di aggrappare la scrivania in modo sapiente alla Lilly Gruber, tieniti forte per il tuo momento di mezzobusto.
Chi lavora da remoto da anni può ricordarsi un’atmosfera più rilassata, quando magari un collega ti chiamava dall’albergo con i rimasugli della colazione o la valigia disfatta in vista. O, agli albori del 3G dove ho pensato che il futuro trasmesso via video col telefonino fosse infernale.
Ora, però grazie ai lockdown semi-permanenti siamo tutti a casa, fissi, e, per giunta iperstressati. Tocca nascondere i giocattoli dei figli, i panni stesi sui termosifoni, mettere fuori stanza il gatto indisciplinato, ecc. Meglio pensarci prima e risparmiare tempo dopo che farsi beccare coi cappelli bagnati e il caffè non ancora bevuto.
Il futuro promesso dai Pronipoti ci ha solo resi più ansiosi, ma il vantaggio è che le videocamere dei computer e dei telefoni sono ancora abbastanza approssimative.
Se accetti che le videochiamate siano una messa in scena, è naturale arrivare alla conclusione che si tratta di teatro Kabuki. Ciò significa che puoi sistemare viso, capelli, sfondo e qualsiasi cosa funzioni, senza preoccuparti troppo dei dettagli fini.
Il tuo ruolo in questo teatrino è di trasmettere attenzione, interesse, ottimismo. Nessuno può capire che hai appena schiaffato tre dita di correttore (consiglio unisex, eh, davvero non si nota) o che indossi occhiali con lenti trasparenti per distrarre un po’ dal viso stanco e gonfio causato dall’abbronzatura provocata dalla luce del monitor.
Ma come ti vesti?
Stiamo parlando di teatro ma non ti consiglio di indossare qualcosa degna di un’elaborata messa in scena. Esattamente l’opposto: il tuo “personaggio” deve essere una versione semplificata di come ti presenteresti in ufficio. Per esempio, presentarsi in video con una collana importante, l’inevitabile foulard o la camicia con la giacca può apparire un po’ esagerato, artificioso. Il vantaggio di lavorare da casa è che nessuno si aspetta che tu sia vestito esattamente come faresti fuori dalle quattro mura. Evita i manierismi, a meno che tu non stia presentando pubblicamente, tipo webinar o una conferenza.
Potresti scoprire che molti dei tuoi vestiti sono troppo scuri, troppo semplici o con fantasie che non funzionano a video (occhio alle righe!), quindi cerca di stare sul semplice, tenendo presente che nessuno è uscito per comprare un guardaroba Zoom, o dovrebbe sentirsi costretto a farlo.
Passando ai recenti Golden Globe, è chiaro che nessuno – nemmeno le persone pagate per apparire adeguatamente davanti alla telecamera – sa come affrontare la nuova normalità. Puoi essere troppo casual, come Jason Sudeikis e indossare una felpa con tinte anni 60 per accettare il premio per miglior attore. Se vuoi tenere il posti di lavoro, non imitarlo.
Beh, la felpa e’ ufficialmente sdoganata x le videochiamate di lavoro. Grazie Jason Sudeikis! #GoldenGlobes #TedLasso pic.twitter.com/dmixwFVP9e
— remotati (@remotati) March 1, 2021
Se lavori nel campo della tecnologia, facciamo eccezione per le t-shirt delle conferenze. Puoi sempre indossarne una, suscitando nostalgia nei colleghi come memorabilia di un concerto a cui siete andati tutti e ricordate con affetto.
Soprattutto, non preoccuparti troppo dell’abbigliamento, l’obiettivo è non far notare troppo quello che indossi.
Progetta il tuo set
La tua videocamera deve essere posizionata in modo che punti dall’alto in basso. Questa è forse la regola più importante di tutte. Se hai letto la nostra guida rapida sui gadget indispensabili dello smart working, sei già sulla buona strada: hai un supporto per computer che puoi alzare e una tastiera esterna che ti permetti di stare a distanza senza acrobazie.
Non ci credi? Guarda cosa succede se la tua camera rimane all’altezza della scrivania: doppio mento istantaneo! occhi svuotati! Alza la telecamera.
Seconda cosa: mantieni le distanze. Tieni la tastiera nella solita posizione ergonomica – braccia a 90 gradi ecc. – ma sposta il laptop o telefonino indietro di circa 30 centimetri da te. Un po’ di respiro riporta la dimensioni della tua faccia al livello umane, evita l’effetto Charlie Brown.
Attenzione allo sfondo: c’è sempre qualcosa dietro
I colleghi daranno sempre un’occhiata al tuo spazio, niente da fare. Vuoi che il set sia neutro: una libreria con su una piantina o due sarà sufficiente, più o meno come detta il divertente account Twitter Ratemyroom. Gli sfondi “divertenti” distraggono e danno l’impressione che tu stia cercando di nascondere qualcosa. Se hai un animale domestico, consideralo un attore non protagonista della tua videochiamata. Mettilo in grembo all’inizio della chiamata per superare quei primi momenti di forzata chiacchierata. Se hai bisogno di scappare, puoi sempre dare la colpa all’animale!
Detto questo, se non riesci a trovare uno spazio tranquillo e ordinato per ricevere la chiamata, assicurati di avere una foto decente (bonus se sorridente) da mettere come avatar. Evita di mettere una foto dei figli, il cane o quello scatto vincente dalla vacanza – l’effetto è piuttosto sconcertante quando stai parlando dei imminenti tagli di budget. E se non ce la fai ad accendere il video, non scusarti nemmeno per il blackout — non ne vale la pena.
Che sia luce
La luce naturale ti salverà, meglio se molto forte e viene da una finestra davanti alla scrivania. In quel caso, quello che ti sta dietro sarà un po’ tenebroso ma almeno hai salvato la faccia. Se vuoi illuminare meglio il resto la stanza, non accendere le luci sopra la testa o a incadescenza, perché la differenza nella temperatura della luce potrebbe rendere la faccia una tinta blu o arancione.
Per illuminarti meglio con luce artificiale, prova con una lampada col collo flessibile e girala in modo che spari verso il muro bianco di fianco. Ora la luce rimbalza su quel muro e sul tuo viso, creando un aspetto molto più morbido e uniformemente diffuso. I ring light funzionano anche ma tendono un po’ a sparare (o smarmellare, se siete fan di Boris) e non vanno bene per lavorare; quindi consigliati solo per chi deve fare tanti colloqui o presentazioni pubbliche.
In caso di disperazione, considera la retroilluminazione. Questa era la mia strategia per gli incontri di mattina molto presto con i colleghi che pure alle 6 del mattino erano sempre freschi. Dare le spalle ad un’enorme finestra soleggiata mi faceva sembrare un po’ sognante (assolutemente vero!) ma poco visibile nei dettagli, quindi decisamente meglio.
Come uscire dalle videochiamate moleste
Abbiamo tutti assistito ad una riunione che avrebbe potuto essere un’e-mail. Ma che dire di quelle chiamate Zoom che ti venire voglia di saltare dalla finestra?
Beh, rimedi estremi, amici.
Freezing Cam ti consente di bloccare apposta la tua webcam durante le videochiamate. Puoi anche simulare una webcam che balbetta o persino riprodurre un video al posto della tua webcam. Altrimenti, puoi sempre farti arrivare una telefonata urgente (Il medico? L’idraulico?) per tagliare corto.
Seguici per capire come per tenere riunioni di lavoro in modo asincrono!
E questo l’avevi dimenticato?
Foto di copertina: CC-licensed via Flickr.